SINTESI
Ho realizzato il blog sulla scogliera artificiale come progetto all'interno del corso universitario
"Storia delle cose, anatomia e antropologia degli oggetti" i cui insegnamenti vogliono spingerci a comprendere come gli oggetti alterino il nostro modo di vivere e la società stessa, il corso è quindi di stampo filosofico e storico. Durante la realizzazione del blog e nel corso delle lezioni uno dei punti focali è stato quello di mostrare che ogni oggetto ha una storia che si lega fortemente a quella dei sui creatori e utilizzatori, una richiesta per il blog è che l'oggetto in questione sia un oggetto artificiale inteso come imitazione creata dall'uomo di un oggetto già esistente in natura.
Le scogliere artificiali o frangiflutti sono strutture artificiali situate a ridosso delle coste per proteggere spiagge, moli o attracchi dai flutti e dall'erosione provocata dal moto ondoso, e possono essere costruiti con vari materiali e in varie forme.
Uno dei primi post che ho realizzato è la mappa concettuale che dà uno sguardo d'insieme su buona parte dei temi trattati, ma questo è solo l'inizio del viaggio perché le idee sviluppate durante lo svolgimento del progetto si sono ampliate notevolmente rispetto ai semplici concetti esposti in questo post.
Sebbene la scogliera artificiale non sia una delle cose più studiate dalle materie di cultura, facendo svariate ricerche ho scoperto che essa aveva comunque raggiunto molti ambienti culturali come la cinematografia, la musica, la fumettistica, la narrazione, libri di istruzioni (sulla pesca da scogliera) e ha pure prodotto una propria serie di simboli per il riconoscimento del pericolo rappresentato dalle scogliere per le navi.
Inizialmente le scogliere artificiali venivano prodotte con materiali perlopiù casuali ma con la loro diffusione e in seguito alla realizzazione delle scogliere sommerse, necessarie tra le altre cose per l'incremento della fauna e flora marine, si sono sviluppate vere e proprie industrie specializzate che hanno cominciato studi appositi per trovare i materiali migliori per la realizzazione di tali opere producendo pure svariati brevetti e in alcuni casi si è arrivati alla realizzazione di progetti megalomani come le isole artificiali. Svariati sono inoltre i lavori necessari alla manutenzione delle scogliere artificiali e non sempre tali opere vengono eseguite con criterio anche spesso a causa di interessi economici contrastanti.
Come detto anche in precedenza uno dei punti focali del corso è notare l'intreccio tra oggetti e persone e capire quanto l'oggetto influisca sulle nostre vite e dove ha avuto maggiore impatto.
La scogliera artificiale è stata analizzata anche dal punto di vista linguistico e ci è stato chiesto di scrivere anche un abecedario come conclusione del progetto. In sintesi posso dire che, nonostante io non sia un appassionato delle materie letterarie, scrivere questo blog è stata una piacevole distrazione dalle materie tecniche ed è stato un buon allenamento per la mia creatività.
"Storia delle cose, anatomia e antropologia degli oggetti" i cui insegnamenti vogliono spingerci a comprendere come gli oggetti alterino il nostro modo di vivere e la società stessa, il corso è quindi di stampo filosofico e storico. Durante la realizzazione del blog e nel corso delle lezioni uno dei punti focali è stato quello di mostrare che ogni oggetto ha una storia che si lega fortemente a quella dei sui creatori e utilizzatori, una richiesta per il blog è che l'oggetto in questione sia un oggetto artificiale inteso come imitazione creata dall'uomo di un oggetto già esistente in natura.
Le scogliere artificiali o frangiflutti sono strutture artificiali situate a ridosso delle coste per proteggere spiagge, moli o attracchi dai flutti e dall'erosione provocata dal moto ondoso, e possono essere costruiti con vari materiali e in varie forme.
Uno dei primi post che ho realizzato è la mappa concettuale che dà uno sguardo d'insieme su buona parte dei temi trattati, ma questo è solo l'inizio del viaggio perché le idee sviluppate durante lo svolgimento del progetto si sono ampliate notevolmente rispetto ai semplici concetti esposti in questo post.
Sebbene la scogliera artificiale non sia una delle cose più studiate dalle materie di cultura, facendo svariate ricerche ho scoperto che essa aveva comunque raggiunto molti ambienti culturali come la cinematografia, la musica, la fumettistica, la narrazione, libri di istruzioni (sulla pesca da scogliera) e ha pure prodotto una propria serie di simboli per il riconoscimento del pericolo rappresentato dalle scogliere per le navi.
Inizialmente le scogliere artificiali venivano prodotte con materiali perlopiù casuali ma con la loro diffusione e in seguito alla realizzazione delle scogliere sommerse, necessarie tra le altre cose per l'incremento della fauna e flora marine, si sono sviluppate vere e proprie industrie specializzate che hanno cominciato studi appositi per trovare i materiali migliori per la realizzazione di tali opere producendo pure svariati brevetti e in alcuni casi si è arrivati alla realizzazione di progetti megalomani come le isole artificiali. Svariati sono inoltre i lavori necessari alla manutenzione delle scogliere artificiali e non sempre tali opere vengono eseguite con criterio anche spesso a causa di interessi economici contrastanti.
Come detto anche in precedenza uno dei punti focali del corso è notare l'intreccio tra oggetti e persone e capire quanto l'oggetto influisca sulle nostre vite e dove ha avuto maggiore impatto.
La scogliera artificiale è stata analizzata anche dal punto di vista linguistico e ci è stato chiesto di scrivere anche un abecedario come conclusione del progetto. In sintesi posso dire che, nonostante io non sia un appassionato delle materie letterarie, scrivere questo blog è stata una piacevole distrazione dalle materie tecniche ed è stato un buon allenamento per la mia creatività.
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