(Z) I BREVETTI DELLA COSA ARTIFICIALE

Il brevetto sul convertitore di energia marina su scogliere soffolte è detenuto dall'ingegnere Pierfranco Ventura e dall'ingegnere Manlio Palmarocchi. Di seguito una breve spiegazione sul brevetto e sulle motivazioni del suo sviluppo:
Il ripascimento artificiale comporta il prelievo della sabbia da cave marine a largo tramite sorbone, rovinando i fondali più delle reti a strascico, ed il pompaggio sulle spiagge per la balneazione estiva con riporti anche innaturali sia granulometricamente (prelievi a terra) che planimetricamente (spiagge mai esistite). Per ridurre le successive erosioni si realizzano delle scogliere soffolte di massi naturali al piede del ripascimento artificiale. Una fonte importante di energia marina è quella dovuta alle correnti marine profonde offshore. Promettente è la sinergia fra il ripascimento marginato al piede da una scogliera soffolta ad imitazione della barriera a scanno delle praterie marine (in francese matte) e la produzione di energia dalle correnti marine superficiali ottenuta tramite apparecchiature galleggianti ancorate alla scogliera sommersa. La posizione ideale della scogliera soffolta fissa è al posto delle barre naturali nell’inshore. Si propone quindi un nuovo sistema di produzione di energia marina costituito da turbine galleggianti sfruttando l’energia cinetica delle onde che varia in media annua da 1 a 10 kWh/m nel mar Mediterraneo offshore passando dai 3 kWh/m del Tirreno ai 10 kWh/m della Sardegna.

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